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Svago con e senza i genitori

Svago con e senza genitori

 

Giocare è un istinto per i bambini. Eppure, un gioco non sarebbe tale senza regole da rispettare. È essenziale insegnare al bambino ad apprezzarle affinché possa svagarsi e rapportarsi con gli altri in maniera corretta e divertente. A scuola è compito dei maestri organizzare le attività più consone all’età e insegnare ai bimbi a giocare, ma anche voi mamme, insieme ai papà, avete il dovere-piacere di trascorrere del tempo giocando con i vostri figli per farli crescere serenamente ed educarli. Sembra la cosa più naturale del mondo, ma molti genitori sono imbarazzati all’idea di affrontare l’attività ludica e si lasciano intimorire da mille domande. Ad esempio: e se il bambino è piccolo e non sa dire quale gioco preferisce? Niente paura: qualunque sia l’età del vostro bambino, per scegliere il tipo di giocattoli o attività che possono piacergli basta dello spirito di osservazione con cui fare attenzione al tipo di comportamenti auto-stimolatori che compie per esplorare il mondo: scoprire quando risponde con un sorriso piuttosto che una smorfia vi sarà utile per proporgli attività sempre nuove, piacevoli ed educative. Ecco di seguito qualche consiglio che può facilitarvi il compito:

 
  • Imparate dal bambino: come appena detto, l’osservazione è fondamentale per capire le preferenze del vostro bambino. Se è attratto dalle cose che roteano, scegliete giocattoli o attività che presentano parti rotanti. Se ama le vocine, usatele quando giocate insieme. Se gli piace la musica, cantate o aumentate l’inflessione della voce quando interagite con lui.
  • Associate un “rinforzo”: accoppiate qualcosa che il bambino potrebbe non amare molto con un’altra che sapete gradita. Per esempio, se al bambino piace essere tenuto stretto, associate questa azione alla lettura di un libro.
  • Usate i giocattoli auto-stimolanti per interagire: trottole, ruote, ingranaggi, pezzi di nastro sono giocattoli con cui il bambino può giocare da solo. È importante che tali giochi non siano ripetuti di continuo perché il bambino potrebbe avere difficoltà a staccarsene. Vi consigliamo, piuttosto, di usare questi giocattoli per interagire con loro, capire i loro gusti e offrire altri stimoli simili; ma abbiatene sempre voi il controllo, evitando che vi giochino in vostra assenza.
  • Combinate il principio “causa-effetto”: con giocattoli come autolavaggi che spruzzano realmente acqua o fornelli che fanno le bolle quando cucinate. Se il bambino impara ad apprezzare la “causa effetto” nel giocattolo, potrete fare in modo che vi risponda se siete voi a controllare, per esempio, il fornello spara bolle.
  • Educatelo con delle pause: se il vostro bambino si dimostra eccessivamente vivace e comincia a saltellare durante un gioco che non prevede tale attività, chiedetegli con calma di sedersi, poi fate una pausa e cominciate con lui un’altra attività che possa al tempo stesso dargli nuovi stimoli e tranquillizzarlo. Come leggere un libro.

 

Se i vostri bambini vanno già all’asilo o a scuola, possono sperimentare il piacere di un’attività al contempo ludica ed educativa: il gioco in compagnia dei coetanei. A scuola come al parco, il gioco di gruppo serve ai bambini per confrontarsi con gli altri, socializzare e imparare a collaborare. A tale scopo, oltre alle attività motorie proposte degli insegnanti, sono indicati tutti gli sport e giochi di squadra, con o senza palla.Se le giornate lo permettono, potete concordare con le altre mamme di portare i vostri figli al parco per farli divertire con torrette, giochi a molla, altalene e quant’altro sia disponibile per stimolare ancora di più la loro fantasia.
 

NAPISAN CONSIGLIA:
 

Lasciate che i vostri figli socializzino con gli altri compagni di avventura limitandovi a sorvegliare in disparte senza troppe ansie: l’unione del gruppo farà sì che i bambini si sostengano e aiutino a vicenda, mentre una bella lavatrice laverà via sporco e batteri e igienizzerà i loro capi a fine giornata!