Quanto impegna essere madri! Accudire vostro figlio vi
fa sicuramente piacere, ma lascia ben poco spazio allo
svago. Tra un cambio e una ninnananna, dovete anche
dedicarvi alla casa, fare le pulizie, uscire per la
spesa. Incastrare i doveri da casalinga con quelli di
madre non è facile per nessuna, ma, con qualche piccolo
stratagemma, tutte voi potrete riuscire a ritagliarvi
del tempo libero per lo svago insieme al vostro bambino,
bisognoso delle vostre attenzioni costanti.
Mamme e casalinghe disperate? Niente panico: bastano
piccoli accorgimenti per trasformare le incombenze
quotidiane in momenti simpatici da trascorrere con il
vostro bambino. Ricordate, innanzitutto, che dai 6 ai 9
mesi l’attenzione del bambino ha una durata molto breve:
frequenti cambi di scena e di attività contribuiscono
quindi ad accendere il suo interesse e a stimolare il
suo coinvolgimento. Ecco, allora, quando e come unire
l’utile al dilettevole:
Oltre a inventarvi occasioni di svago quotidiane, potete
decidere di seguire dei veri e propri corsi, indicati
per il bambino, ma con benefici indiretti anche per
voi. Corsi di psicomotricità La psicomotricità lega lo
sviluppo del corpo e le esperienze motorie allo sviluppo
psicologico del bambino. I corsi di psicomotricità sono
consigliati anche in assenza di difficoltà nello
sviluppo perché garantiscono al bambino una crescita
armonica e l’espressione massima delle sue potenzialità.
Per voi mamme, avvicinare vostro figlio a questa
pratica, può diventare un’occasione ulteriore di
osservare i suoi movimenti e di interagire con essi, di
condividere un momento di contatto e vicinanza molto
piacevole per entrambi. Corsi di acquaticità I corsi di
acquaticità accompagnano il bambino nel distacco
dall’ambiente e contemporaneamente gli consentono di
conservare la familiarità con l’ambiente acquatico.
Possibili a partire dai 4 mesi circa fino a 3 anni, sono
molto utili a rafforzare il rapporto tra voi e i vostri
bambini. L’acqua della piscina in cui siete immersi,
infatti, esercita diversi effetti benefici: rilassa,
massaggia dolcemente e stimola i movimenti della
muscolatura. Se temete che possa essere pericoloso
avvicinare vostro figlio alla piscina, sappiate che fino
ai 6 mesi circa il bambino non ha paura dell’acqua, che
anzi gli ricorda l’utero. Successivamente, proprio per
contrastare l’insorgere di un normale disagio, è utile
introdurre gradualmente, a cadenza settimanale o
bisettimanale, il bimbo in piscina.
Se il vostro bambino frequenta palestre o piscine: