Insegnare a un bambino a prendersi cura della sua igiene
personale non è certo un compito facile. Ai piccoli,
infatti, non sempre piace lavarsi, odiano lavare i
denti, non si pulirebbero mai le orecchie, fanno
addirittura fatica a cambiarsi la biancheria e i vestiti
sporchi. Con l’adolescenza questa tendenza tende ad
accentuarsi nei maschi e scomparire nelle femmine. Ma
durante l’infanzia non c’è molta differenza tra gli uni
e gli altri.
Nel rispetto per il proprio corpo, l’esempio conta
tantissimo. Se, infatti, il bambino, sin dalla più
tenera età, vede la mamma, il papà o un fratello
maggiore che prima di mangiare si lavano le mani, prima
di andare a dormire si spazzolano i denti, fanno il
bagno o la doccia dopo una giornata all’aperto e dopo
aver praticato sport… probabilmente, non foss’altro per
sentirsi più grande, sarà incoraggiato ad adottare i
medesimi comportamenti. Importanti, poi, sono le
regoleche in casa vengono stabilite e alle quali il
bambino è chiamato ad attenersi: è raccomandabile
cominciare sin dai primi anni di vita del bimbo. Ancora
piccolissimo, per esempio, si può insegnare al bambino a
insaponarsi durante il bagnetto, facendogli notare la
sensazione di piacere che da questo ne deriva. Il
momento del lavaggio dei dentini può diventare un
momento di gioco tra mamma/papà e bambino da far
rientrare nell’ambito dei rituali che precedono la
nanna. Fino a quando il bimbo è ancora piccolo, i
genitori possono incoraggiarlo a lavarsi accompagnandolo
sotto la doccia e giocando con lui con l’acqua, gli
schizzi… Prima di andare a dormire, si può abituare il
bambino a ripetere a voce alta tutto quello che ha fatto
nell’arco della giornata per prendersi cura della sua
igiene personale fino a quando questi gesti non saranno
completamente interiorizzati.
I Macchie d’erba e di fango, aloni di sudore, patacche
di gelati e merendine: si sa che quando i bimbi giocano,
in particolare all’aperto, i loro vestiti si trasformano
in veri e propri campi di battaglia. Dopo ogni
pomeriggio passato al parco, ai giardinetti o in
cortile… il carico di biancheria aumenta
inevitabilmente. D’altra parte, pretendere che i bambini
stiano attenti a non sporcare i vestiti sarebbe non solo
inutile, ma anche ingiusto. Ogni bambino, infatti, ha il
diritto di potersi sporcare mentre gioca. L’importante è
intervenire per tempo evitando che labiancheria sporca
si trasformi nel cestone in un ricettacolo di batteri.
In questi casi, è importante lavare e igienizzare subito
gli abiti sporchi e non mischiarli con quelli degli
altri familiari.