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Bucato senza batteri

Bucato senza batteri

 

Lo sapevi che tappeti umidi, asciugamani, accappatoi... sono il terreno ideale per la proliferazione di funghi - le muffe - responsabili di problemi respiratori, allergie, lesioni e infiammazioni polmonari?
 

I BATTERI SOPRAVVIVONO AI LAVAGGI DEL BUCATO IN LAVATRICE
 

La pappa incrostata su bavaglini e magliette, il fango seccatosi su pantaloni e calzoncini, l’alone scuro sulle federe dei cuscini: qualunque sia la loro natura e origine, le macchie sulla biancheria sporca rappresentano il terreno ideale per germi e batteri, che possono resistere anche al lavaggio in lavatrice.
 

Il fatto che il bucato sia pulito, perciò, non implica necessariamente che sia anche disinfettato e l’assenza di macchie e aloni di sporco non è per forza indice di assenza di germi e batteri. Questi, infatti, trovano proprio negli ambienti caldi e umidi (come il cestello della lavatrice) l’habitat ideale in cui crescere, svilupparsi e moltiplicarsi.
 

Ecco, dunque, che proprio il bucato, sporco o pulito che sia, se non igienizzato può diventare un veicolo di trasmissione di germi e batteri, da tenere in considerazione soprattutto per chi ancora non ha completamente formato un sistema immunitario (bambini).
 

I BATTERI
 

I batteri sono microrganismi unicellulari, generalmente di dimensione non superiore ai 10 micron, che si moltiplicano per scissione binaria (da una cellula se ne formano due con identico genotipo).
 

A differenza dei virus, che per sopravvivere devono trovarsi all’interno di un organismo vivente, animale o vegetale che sia, i batteri possono svilupparsi anche nei materiali inanimati quali, appunto, i tessuti e le fibre.
 

Il loro principale mezzo di trasporto è costituito dalle mani che, toccando le varie superfici in cui sono annidati, li portano alla bocca, al naso, agli occhi e, da qui, al resto del corpo. Ecco perché lavarsi le mani è il modo più efficace per prevenire la diffusione dei germi.
 

Secondo i microbiologi la quantità di batteri che sopravvive al lavaggio in lavatrice è in aumento. La causa è da ricercare nell’utilizzo dell’acqua fredda al posto dell’acqua calda.
 

Risulta, infatti, che la biancheria lavata a 40°C presenta un numero di batteri 500 volte inferiore dopo il lavaggio (sono, comunque, 100 milioni i batteri che sopravvivono). La stessa biancheria lavata a 30°C contiene, invece, un numero solo 10 volte inferiore rispetto a prima del lavaggio.
 

Tra i batteri che si nascondo nella biancheria (sia in quella sporca lasciata nel cestone, sia in quella pulita subito dopo il lavaggio in lavatrice) i più pericolosi sono rappresentati dallo stafilococco aureuse dalla klebsiella pneumoniae, responsabili entrambi di gravi infezioni che colpiscono, soprattutto, i soggetti più deboli.
 

10 CONSIGLI PER UN BUCATO 10 E LODE
 

Non aspettare che gli indumenti e la biancheria siano molto sporchi prima di lavarli. Infatti, maggiore è il numero di batteri presenti sui tessuti, maggiori sono le probabilità che questi sopravvivano dopo il lavaggio.
 

Non accumulare gli indumenti nel cestone della biancheria sporca avendo cura di separare gli stracci dal resto dei vestiti. Gli abitini dei neonati o di bimbi che soffrono di allergie o particolarmente cagionevoli andrebbero separati dal resto della biancheria e lavati a parte con una frequenza bisettimanale.
 

È buona norma attenersi per il lavaggio a quanto riportato sulle etichette. Nessuno, infatti, conosce meglio i tessuti dell’azienda che li ha prodotti.
 

Al momento del lavaggio, è bene separare i colori chiari da quelli scuri e inserire i capi piccoli (per esempio, le calzine del bebè, gli slip del bambino…) o particolarmente delicati in apposite buste di cotone o rete in modo da preservarli dall’azione meccanica della lavatrice.
 

Se è vero che le temperature elevate garantiscono pulizia e igiene, è anche vero che l’acqua troppo calda rovina i tessuti e scolorisce i colori. Inoltre, richiede un notevole dispendio energetico che si traduce in danni per l’ambiente e rincari sulla bolletta. Per un bucato perfettamente disinfettato, perciò, si consiglia di utilizzare un prodotto specifico disinfettante da usare insieme al normale detersivo.
 

Non superare mai il carico massimo consigliato nel libretto della lavatrice. Il consiglio è quello di effettuare tanti bucati durante la settimana con biancheria non eccessivamente sporca e programmi di lavaggio veloci che non superino i 40°C.
 

La biancheria bagnata va raccolta e stesa immediatamente e non lasciata nel cestello della lavatrice. questo, infatti, è l’ambiente ideale per la proliferazione di germi e batteri.
 

Una volta asciutta, la biancheria va ritirata immediatamente per evitare che vi si depositino polvere, agenti inquinanti… La biancheria messa ad asciugare all’aria aperta va stesa preferibilmente al rovescio per evitare che ingiallisca.
 

I capi e la biancheria più pesanti (per esempio, coperte, tende, maglioni…) andrebbero stesi su un piano orizzontale per evitare che il peso eccessivo possa deformarli.
 

Prima di procedere con la stiratura, controllare che la piastra del ferro e il telo del cavalletto siano perfettamente puliti per evitare di macchiare la biancheria.
 

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